Artrosi alla schiena: sintomi, cause e come curarla

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Dolore, rigidità e limitazione nella mobilità sono alcune delle principali avvisaglie dell’artrosi alla schiena: conoscerne sintomi e cause è particolarmente importante per quei pazienti alla ricerca della giusta cura da seguire. Si tratta, nel dettaglio, di una condizione degenerativa delle articolazioni della colonna vertebrale, legata al deteriorarsi del tessuto cartilagineo che riveste le articolazioni stesse.

Nel momento in cui la cartilagine si consuma progressivamente, infatti, si instaura un vero e proprio processo di sfregamento tra le ossa: è proprio questa anomalia a generare dolore e infiammazione. Tale limitazione si presenta più frequentemente in terza età, ostacolando ulteriormente la mobilità dei nostri cari e la loro capacità di salire e scendere le scale. Senza contare il rischio, sempre più frequente, di incidenti e lesioni. In un simile scenario, un montascale per anziani può senz’altro rivelarsi uno strumento utile a garantire una nuova indipendenza a chi è affetto da artrosi alla schiena.

Tutti i sintomi dell’artrosi alla schiena

Oltre a quelle già citate, tra le peculiarità più caratteristiche dell’artrosi alla schiena troviamo anche la perdita di flessibilità, la debolezza muscolare e un senso di intorpidimento o formicolio. Si tratta di sintomi variabili nel tempo e influenzabili da alcuni fattori, come la frequenza nell’attività fisica, il riposo e il trattamento medico. Il dolore, in particolare, è senz’altro il sintomo più ricorrente: può essere sia localizzato che diffuso lungo la colonna vertebrale, sia intermittente che costante, e in alcuni casi peggiora con lo sforzo fisico.

Movimenti anche piuttosto semplici come piegarsi, ruotare o inclinarsi rischiano di diventare un’impresa. Alle volte il paziente avverte la schiena rigida, specialmente dopo il riposo o il risveglio al mattino: tale sensazione tende a migliorare con il movimento. L’intorpidimento può interessare soltanto la schiena oppure estendersi lungo gli arti, superiori o inferiori. Alcune persone, infine, avvertono una sorta di scricchiolio quando muovono la schiena: si tratta proprio della frizione che si verifica costantemente tra le superfici articolari irregolari.

Cause e fattori di rischio della patologia

Ricercare le cause dell’artrosi alla schiena può rivelarsi più complicato del previsto: in molti casi, infatti, all’origine di questo problema vi è l’interazione tra fattori ambientali, comportamentali e genetici. Tale condizione, come accennato, è più comune negli individui anziani perché il tessuto cartilagineo tende a degenerare per natura col passare degli anni.

Talvolta, alcuni pazienti presentano una vera e propria predisposizione genetica allo sviluppo dell’artrosi, legata a particolari anomalie anatomiche nella struttura della colonna vertebrale o delle articolazioni. Fratture vertebrali, lesioni ai dischi o altri spiacevoli infortuni alla schiena possono rientrare tra i fattori di rischio nello sviluppo dell’artrosi. Anche il peso eccessivo rientra tra i motivi dell’aumento dello stress a carico delle articolazioni della schiena, contribuendo all’usura della cartilagine. Movimenti ripetitivi o carichi pesanti sulla schiena, legati ad esempio a specifiche attività lavorative o discipline sportive, rischiano di aumentare la possibilità di sviluppare artrosi.

Il trattamento dell’artrosi alla schiena

Le opzioni terapeutiche per trattare l’artrosi alla schiena dipendono fortemente dalla gravità della situazione, ma anche dalle scelte del paziente stesso. Tra gli approcci più comuni c’è l’assunzione di farmaci antidolorifici per la gestione del disturbo. Ma uno dei metodi più apprezzati per migliorare la mobilità e alleviare il dolore corrisponde alla fisioterapia: particolarmente consigliati sono gli esercizi di stretching e per il rinforzo muscolare.

Per ridurre lo stress sulla schiena, tra le possibili modifiche allo stile di vita rientra senz’altro la perdita di peso: in presenza di un paziente obeso o in sovrappeso, infatti, una dieta sana contribuirà senz’altro ad attenuare lo stress sulle articolazioni. Nei casi più gravi, qualora le alternative non diano il sollievo sperato, un’apposita operazione chirurgica consente di riparare o addirittura sostituire le articolazioni danneggiate. Per la scelta della strada da seguire è importante affidarsi ad uno specialista che sia in grado di fornire una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.

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