Voucher anziani 600 euro: cosa copre e come si utliizza

voucher anziani 600 euro

90 milioni di euro per gli anziani non autosufficienti e con problemi motori. La Regione Piemonte si prepara a dare il via a “Scelta Sociale”, il nuovo provvedimento che andrà a dare una ventata d’aria fresca all’assistenza socio-sanitaria del territorio. A partire da gennaio 2023, per 24 mesi, 600 euro mensili saranno erogati in forma di voucher a tutti i cittadini disabili e non autosufficienti in difficoltà economiche. Vediamo nel dettaglio in che modo verranno assegnati i sussidi e come potranno essere impiegati.

Voucher da 600 euro al mese, requisiti e iscrizione

Le assegnazioni saranno legate all’ISEE socio-sanitario dell’individuo, che non dovrà superare il tetto massimo di 50mila euro. Nel caso di disabili minorenni, la soglia è invece fissata a 65mila euro. I fondi verranno erogati in base ad una priorità, stabilita attraverso un punteggio sociale che andrà al vaglio delle unità socio-sanitarie competenti. I voucher saranno assegnati tramite due bandi regionali, per la residenzialità e per la domiciliarità. Per iscriversi ai bandi bisognerà presentare domanda tramite la piattaforma online “Scelta Sociale”, operativa a partire dal prossimo gennaio. I beneficiari riceveranno il contributo previsto in modalità che variano a seconda di residenzialità o domiciliarità: nel primo caso direttamente dalle strutture prescelte, nel secondo dagli enti gestori dei servizi socio-assistenziali.

“Scelta Sociale”: come utilizzare il voucher

A dimostrazione della versatilità del piano, la Regione Piemonte ha stabilito che il beneficiario e la sua famiglia possano impiegare il contributo del voucher come meglio credono. A loro disposizione una serie di opzioni: sarà possibile destinare i soldi in favore di un assistente familiare di fiducia, come un badante, un infermiere o un operatore socio-sanitario, assunto in proprio o individuato e contrattualizzato tramite il supporto di cooperative sociali, servizi socio-assistenziali o agenzie interinali. In alternativa, il soggetto in difficoltà potrà essere inserito in una struttura residenziale socio-sanitaria prescelta: Rsa in caso di anziani non autosufficienti oppure strutture per disabili, comunità di tipo familiare e socio-assistenziali per disabili più gravi.

“Scelta Sociale”: esulta la giunta regionale

Sulla neonata iniziativa sono intervenuti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone, tra i principali promotori di “Scelta Sociale”. «Continuiamo a mettere a frutto ciò che ho imparato negli anni di lavoro a Bruxelles – ha sottolineato il presidente regionale – e aver ottenuto 90 milioni di euro da mettere a disposizione delle famiglie di persone non autosufficienti e disabili gravi per noi è estremamente importante, perché ci permette di dare a queste famiglie un supporto concreto. E credo che questo sia il dovere che noi abbiamo per non lasciare nessuno indietro». Per l’assessore, «Scelta Sociale è una vera rivoluzione che dimostra la nostra volontà di mettere al centro la persona, insieme alla sua famiglia, i suoi bisogni e diritti, con la possibilità di scegliere liberamente su piattaforma Internet se usare i soldi pubblici per l’assistente familiare che preferisce per le cure a casa o per la retta della struttura socio-sanitaria più comoda: una scelta a portata di smartphone». «Con questi 90 milioni di fondi europei, che aggiungiamo a quelli già a bilancio regionale, mettiamo sulla non autosufficienza oltre il doppio di quanto non abbiano mai stanziato le giunte precedenti» – ha continuato l’assessore Marrone. «La misura interesserà coloro che attualmente non accedevano ad alcun tipo di contribuzione pubblica a sostegno di questi servizi, come ad esempio gli accreditati Rsa non coperti da convenzione, oppure tante famiglie con disabili gravi a casa. Essere al loro fianco è un nostro dovere in questo momento di così grave crisi economica e sociale. Basti pensare che a fronte degli annunciati aumenti di retta nelle Rsa, dovuti ai rincari, che dovrebbero assestarsi tra i 600 e i 2000 euro annui, attraverso la nostra misura metteremo nelle tasche dei beneficiari 7200 euro all’anno, per due anni, attraverso voucher da 600 euro mensili».

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