Ormai è un dato di fatto: in Italia le rette delle case di riposo sono in aumento e gli investimenti per l’assistenza agli anziani tendono al rialzo. Alcune fonti giornalistiche hanno registrato un’impennata della retta media giornaliera in diverse regioni: in Trentino-Alto Adige, per esempio, si è registrato un picco del 3,12% nel periodo tra il 2022 e il 2024. In Emilia-Romagna, invece, le famiglie hanno affrontato un aumento di 4,10 euro al giorno a partire da gennaio 2024. In Piemonte, ancora, si è passati dai 2,5 ai 15 euro al giorno nel 2023, con rincari mensili fino a 450 euro.
Questi incrementi sono riconducibili a diversi fattori: l’inflazione, l’aumento dei costi energetici e delle materie prime, le spese aggiuntive legate alla pandemia. In circostanze così delicate ci si ritrova alla frequente ricerca di soluzioni più economiche per garantire assistenza ai propri cari, senza far fronte ad esborsi insostenibili. Rispetto alle case di riposo, il montascale per anziani è un’alternativa pratica ed economica per rimanere in un ambiente familiare, garantendo libertà e benessere a chi conserva ancora una buona autonomia.
Anziani e case di riposo: i costi delle rette da Nord a Sud
A livello nazionale, l’importo medio mensile di una casa di riposo privata si attesta intorno ai 1.900 euro: questa cifra annovera servizi essenziali – vitto, alloggio, consumi energetici –, consulti medici generici e assistenza di base. Chiaramente, il contesto varia in modo significativo nelle diverse aree del Paese: al Nord Italia le tariffe mensili possono oscillare tra i 1.500 e i 2.500 euro. Situazione simile al Centro, dove i prezzi vanno dai 1.300 ai 2.000 euro. Al Sud Italia e nelle Isole il dispendio è generalmente più basso, dai 900 ai 1.800 euro al mese. Tali discrepanze sono indicative e fungono da cartina al tornasole di fattori come il costo della vita nelle diverse regioni, la tipologia di struttura (pubblica o privata) e i servizi offerti.
Tra assistenza domiciliare e tecnologia: le soluzioni alternative
Il trend analizzato finora evidenzia come l’assistenza agli anziani stia diventando sempre più impegnativa. Per ovviare al problema sono sorte diverse possibilità negli anni: il potenziamento dell’assistenza domiciliare, l’adozione di tecnologie assistive, le agevolazioni fiscali e i contributi destinati a chi si prende cura dei propri anziani. Una sinergia tra tutti questi aspetti potrebbe essere davvero l’alternativa più completa per superare la “dipendenza” dalle strutture assistenziali.
L’incremento dei servizi di ausilio domiciliare, in particolare, può garantire mediante un supporto adeguato agli anziani una prolungata permanenza nelle proprie case. Ricorrere a tecnologie assistive può facilitare la loro mobilità nelle abitazioni, rendendole più sicure: in particolare, l’installazione del montascale rappresenta un’opzione pratica per superare le barriere architettoniche domestiche.
Montascale per anziani e case di riposo a confronto: costi e differenze
A fronte dell’aumento dei costi delle strutture sanitarie, il montascale è una soluzione efficace perché permette di evitare o rimandare il trasferimento in una casa di riposo. La spesa per un montascale varia in base al modello e alla complessità d’installazione: si va da un minimo di 2mila a un massimo di 15mila euro. Considerando la retta media di una casa di riposo in Italia, la tariffa della struttura può superare già nel giro di un anno quella di un apparecchio, che però è un investimento una tantum. Senza contare che, con le detrazioni fiscali e bonus barriere architettoniche, il prezzo di un dispositivo può ridursi ulteriormente divenendo ancor più conveniente.
Al di là del risparmio meramente economico, il montascale offre diversi vantaggi. L’utilizzatore ha meno bisogno di dipendere dagli altri: questo si traduce in una miglior qualità della vita, allontanando sentimenti di frustrazione e impotenza. Rimanere vicino ai propri affetti significa mantenere invariati i rapporti con vicini, amici e parenti, cosa che nelle case di riposo è più difficile. In casa è infine possibile organizzare un’assistenza domiciliare su misura, potenzialmente più adeguata e attenta rispetto alla vigilanza “standardizzata” di una struttura.