Quello di Cagliari è il territorio in cui gli anziani vivono meglio in tutta Italia. A confermarlo una ricerca pubblicata dal Sole 24 Ore, riguardante la qualità della vita nelle città metropolitane del Paese e basata su una suddivisione generazionale tra bambini, giovani e anziani. Se per le altre due fasce d’età il primato va rispettivamente ad Aosta e a Piacenza, per quanto riguarda gli over 65 a spiccare è il capoluogo sardo. A influire nel risultato finale anche i sedici Comuni della città metropolitana cagliaritana, per un totale di circa 420mila abitanti. Al secondo posto della speciale classifica troviamo Bolzano, chiude il podio Trento.
La “mappa del benessere” del Sole 24 Ore, presentata in anteprima al Festival dell’Economia di Trento, viene calcolata sulla base di una dozzina di parametri statistici individuati da Istat, Miur, Centro studi Tagliacarne e Iqvia. Ciascun indicatore ha ricevuto un punteggio da 0 a 1000 per ogni provincia: la classifica finale è il risultato della media dei punteggi ottenuti. Le graduatorie, pubblicate la prima volta a giugno 2021, sono state aggiornate anche quest’anno dal Sole 24 Ore per raccontare come i dati siano cambiati nel frattempo, anche in seguito all’affievolirsi della pandemia.
Sardegna in vetta
La Sardegna, insomma, si dimostra un’isola felice per gli over 65. Oltre al primato di Cagliari, infatti, c’è da segnalare anche il quinto posto di Nuoro, l’undicesimo di Sassari e il dodicesimo di Oristano. Decisivi in questi buoni piazzamenti i dati sulla speranza di vita, dove Cagliari primeggia, il livello di assistenza domiciliare (Oristano prima in classifica, Nuoro terza, Cagliari ottava e Sassari nona), il numero di infermieri, Cagliari seconda e Nuoro terza, e il numero di medici specialisti (Cagliari ancora al primo posto, Sassari diciassettesima).
Il capoluogo può fregiarsi anche del titolo di città leader per speranza di vita a 65 anni (21,7 anni ulteriori). Perde posizioni, tuttavia, negli altri due indici: ventunesimo posto in quello dei bambini e addirittura ottantesimo per i giovani.
I trend della ricerca
La situazione nel resto d’Italia: Roma e Milano si piazzano rispettivamente al quarto e al nono posto. Le ultime cinque sono invece Vercelli, Verbano, Lucca, Massa-Carrara e il fanalino di coda Pistoia. L’unica città in top ten in tutte e tre le fasce d’età è Trento, che si gode il merito di un sostanziale equilibrio tra le generazioni in quanto terza per qualità della vita degli anziani e settima per qualità della vita di bambini e giovani.
Da sottolineare, rispetto ad una precedente edizione dell’indagine ancora fortemente penalizzata dagli effetti della pandemia, una graduale ripresa del nostro Paese riguardo gli anziani: cenni di miglioramento che si evincono in parametri quali aspettativa di vita, metri quadri di aree verdi nel territorio urbano e copertura di specialisti sanitari.
Diminuiscono in tendenza, invece, gli esposti per inquinamento acustico e le spese in assistenza domiciliare. A proposito di effetti della pandemia, è un sollievo la ripresa di Bergamo, Lodi e Cremona, che nella precedente analisi avevano fatto registrare la più bassa speranza di vita a causa degli esiti del Covid-19.
La terza età nel Mezzogiorno
In una graduatoria in cui troviamo molto centro-Nord, oltre alle isole, il Sud fa fatica: tra i territori sopra la media per tenore di vita degli anziani ci sono solo Foggia e Catanzaro, rispettivamente in sedicesima e ventiseiesima posizione. Il Mezzogiorno “non è un paese per vecchi”, dunque, e si distingue maggiormente in altre classifiche, con fiori all’occhiello indicatori meno attinenti agli over 65 come matrimoni, età media al parto del primo figlio, affitti bassi e progetti imprenditorialità giovanile.