Per un individuo con disabilità, la propria casa rappresenta un porto sicuro. Ne consegue che in un appartamento privo di barriere architettoniche siano indispensabili una serie di comfort che permettano di vivere ogni momento della quotidianità in totale sicurezza.
Porte più grandi, bagni con doccia a pavimento, montascale per disabili a poltroncina o con pedana per spostarsi da un piano all’altro sono solo alcuni degli optional che non possono mancare in una casa attrezzata.
Optional che, però, possono rivelarsi parecchio costosi. Per far fronte alle diverse spese necessarie per l’acquisto di una casa o per i lavori di ristrutturazione, lo Stato mette a disposizione una serie di agevolazioni e bonus fiscali validi fino a fine 2022. La priorità va a giovani coppie, nuclei familiari con almeno un soggetto disabile e famiglie numerose. Vediamo meglio insieme di cosa si tratta.
Plafond casa disabili 2022: cos’è
Grazie al rinnovo della convenzione tra l’Associazione Bancaria Italiana e la Cassa Depositi e Prestiti, per tutto il 2022 sarà messo a disposizione per le persone con disabilità uno specifico finanziamento di garanzia, utile all’erogazione di mutui da utilizzare per l’acquisto di nuove case, di classi energetiche A, B o C, oppure per lavori di ristrutturazione.
Sarà dunque possibile approfittare di tale agevolazione per l’acquisto della prima casa, per la sola ristrutturazione o in entrambi i casi. I soldi messi a disposizione ammontano a tre miliardi di euro: come i mutui classici, il plafond casa viene restituito in diverse rate, con tasso variabile o fisso, ed è garantito da ipoteca.
Gli importi che possono essere richiesti sono calcolati in maniera ben precisa e si suddividono in tre macrocasistiche: fino a 100mila euro per gli interventi di ristrutturazione finalizzati all’accrescimento dell’efficienza energetica; fino a 250mila euro per l’acquisto di immobili residenziali; fino a 350mila euro per chi intende sia acquistare che ristrutturare una stessa abitazione. Per quanto riguarda la durata, i tempi di restituzione del plafond variano dai 10 ai 30 anni, a seconda che il richiedente del mutuo utilizzi i fondi per acquistare casa o solo per ristrutturare.
Plafond casa disabili 2022: come e a chi richiederlo
All’iniziativa congiunta di ABI e CDP hanno aderito una serie di istituti bancari in tutto il territorio nazionale, tra i quali i più noti e importanti sono Banca Nazionale del Lavoro, Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesa SanPaolo, Banco di Credito, Banca di Lucca e del Tirreno, Banca Centro – Credito Cooperativo Toscana-Umbria, Credito Cooperativo del Cilento, Vallo di Diano e Lucania, Banco Fiorentino, Mugello, Impruneta, Signa, BCC Campania Centro, Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale, Banco Marchigiano Credito Cooperativo, Banca di Credito Cooperativo della Provincia Romana, Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, Banca Alta Toscana Credito Cooperativo. Si tratta solo di alcune delle banche aderenti: per scoprire l’elenco completo basterà consultare il portale web della Cassa Depositi e Prestiti. Una volta individuato l’istituto bancario prescelto, bisognerà prendere un appuntamento con uno degli istituti convenzionati della CDP e preparare tutta la documentazione richiesta. Saranno necessari i dati anagrafici, lo stato di famiglia, la certificazione che attesta il grado di disabilità e le informazioni sull’immobile.
A questi si dovrà aggiungere anche un apposito modulo della CDP. Prima di completare la richiesta è bene ricordare che, a prescindere da sgravi fiscali e agevolazioni, dovremo essere disposti a impegnarci per un periodo di tempo molto lungo: se non dovessimo essere in grado di pagare le rate del mutuo, infatti, potremmo andare incontro al pignoramento della casa che abbiamo acquistato, vanificando i tanti sacrifici fatti.