Montascale o ascensore: differenze e qual è meglio tra le due soluzioni?

Con le opportune differenze, sia il montascale che l’ascensore rappresentano soluzioni cruciali per l’abbattimento delle barriere architettoniche tra le mura domestiche e non solo: anziani e disabili possono usufruirne a vantaggio della propria inclusione sociale e per migliorare la qualità della loro vita. Al momento dell’acquisto, però, la scelta tra uno dei due dispositivi può rivelarsi piuttosto ardua. Tutto dipende dalle specifiche esigenze, dagli spazi disponibili, dai vincoli normativi e dal budget individuale.

Tra le due alternative, il montascale è senz’altro un’opzione più economica e meno invasiva rispetto all’ascensore, e si rivela dunque la scelta ideale in molte circostanze. Valutare quale sia il dispositivo “migliore” in senso assoluto, però, non è un’impresa facile: bisogna considerare aspetti legati alla funzionalità a lungo termine, alle priorità degli utenti e al contesto in cui esso viene installato. Andiamo dunque a tracciare una panoramica relativa a differenze e particolarità di ciascuna soluzione.

Il montascale: peculiarità e differenze con l’ascensore

Soprattutto nelle abitazioni unifamiliari o nei condomini senza ascensore, il montascale per anziani o per disabili è indispensabile per superare un ostacolo quotidiano e abituale come le rampe di scale. In commercio troviamo i modelli a poltroncina, per chi ha una mobilità ridotta, e quelli a pedana, per ospitare persone in carrozzina. Uno dei vantaggi principali del montascale è la sua elevata adattabilità sul piano architettonico: può essere installato senza grandi modifiche strutturali, adeguandosi al profilo della scala.

Si tratta dunque di un’opzione discreta, veloce da implementare senza il bisogno di particolari permessi, anche in edifici storici: l’importante è che il montascale sia sempre conforme alle normative di sicurezza. Questo aspetto lo rende un dispositivo meno vincolante rispetto all’ascensore. Anche l’investimento iniziale è più contenuto: si va dai 3.000 euro circa ad un massimo di 10/15mila euro, a seconda della tipologia e della lunghezza della scala. Va tenuto conto, però, che i costi di manutenzione sono di gran lunga meno onerosi rispetto all’ascensore. A fronte di tutti questi pro, c’è anche qualche contro: ad esempio, il montascale può vantare una capacità più limitata perché è fruibile soltanto da un individuo alla volta.

Ascensore: caratteristiche e vantaggi

Rispetto al montascale, l’ascensore garantisce il trasporto di più persone: pensiamo ad una persona in sedia a rotelle, che in questo modo ha la possibilità di spostarsi insieme a un accompagnatore. Si rivela anche più adatto negli edifici strutturati su diversi piani, con una maggiore comodità per gli utenti alle prese con disabilità gravi o mobilità molto ridotta.

L’ascensore, però, richiederà interventi strutturali piuttosto importanti, a cominciare dalla creazione dal nulla di un vano ascensore: in alcuni edifici storici questo potrebbe non essere contemplato. Pertanto, è preferibile la sua collocazione in fabbricati di nuova costruzione: non a caso, in Italia è ormai pressoché imposta l’installazione di un ascensore conforme alle normative sulle barriere architettoniche negli edifici pubblici o residenziali di nuova costruzione (D.M. 236/89). Dal punto di vista dei costi, infine, un ascensore necessita di un investimento iniziale più cospicuo se paragonato a quello per il montascale: installazione e lavori edili possono richiedere decine di migliaia di euro. Anche la manutenzione periodica del mezzo è relativamente onerosa.

Montascale o ascensore: qual è l’alternativa migliore?

Come abbiamo visto, in definitiva, la scelta tra i due ausili domestici dipenderà molto dalle esigenze specifiche. Il montascale è perfetto per gli edifici con poche rampe di scale e soddisfa quasi tutte le necessità anche a fronte di un budget limitato: si tratta di un dispositivo pratico soprattutto per gli utenti con disabilità moderata oppure per situazioni temporanee, come una mobilità ridotta post-intervento chirurgico. È più economico e versatile in caso di spazi o risorse limitate. L’ascensore, invece, è più spendibile in palazzi con svariati piani e un elevato traffico di inquilini, oppure per il trasporto di persone in carrozzina insieme ai loro caregiver. Per questo è più indicato per edifici residenziali con più famiglie o nei luoghi pubblici.

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