Sul nostro blog in diverse occasioni ci siamo concentrati anche sulle tematiche affini all’assistenza sanitaria, talvolta esulando dal discorso montascale per disabili o montascale per anziani. Non a caso, il tema della salute è un punto chiave della nostra vita e quella dei nostri cari e come tale va affrontato a 360°; per questo motivo dopo aver parlato dei dolori alle gambe negli anziani, vogliamo ora approfondire una tematica ancor più importante e, ahi noi, più dolorosa perché indicativa di una patologia ben più grave: l’insufficienza venosa cronica.
A tal proposito, la premessa riportata in apertura non è casuale perché come vedremo l’insufficienza venosa cronica può essere dovuta e può comportare altre problematiche inerenti in modo particolari agli arti inferiori. Senza dilungarci ulteriormente allora andiamo ad analizzare nel dettaglio cos’è l’insufficienza venosa cronica, con rispettive cause e rimedi.
Insufficienza venosa cronica: cos’è
Partendo dal principio etimologico possiamo dare una definizione precisa nell’affermare che l’insufficienza venosa cronica è il termine con cui si indica un ritorno difficoltoso del sangue venoso al cuore. Questa patologia si lega indissolubilmente, come accennato, agli arti inferiori andando a destabilizzarne le condizioni attraverso la manifestazione di dolore, gonfiore, problemi di natura cutanea, escoriazioni ed altri sintomi simili.
Nonostante se ne senta parlare piuttosto raramente, l’insufficienza venosa cronica non è una patologia così sporadica, anzi: le stime ci raccontano di un’incidenza pari al 10% nei maschi e 30% nelle femmine in età giovanile; la statistica assume contorni poi ancor più preoccupanti se ci si sposta verso la fascia d’età intorno ai 50 anni, dove le donne arrivano ad accusare i sintomi di insufficienza venosa fino al 50% dei casi.
Questi numeri, oltre a sottolineare che la problematica è da considerarsi in maniera piuttosto seria, ci raccontano di una malattia che colpisce non solo le donne come target primario ma soprattutto che aumenta la sua incidenza col passare degli anni e questo fa capire quanto sia fondamentale tenere d’occhio la cura degli anziani, ad esempio.
Proprio i temi della cura e della prevenzione saranno oggetto die successivi paragrafi, di modo che dopo aver identificato il problema e il significato dell’insufficienza venosa si possa lavorare anche in ottica risolutiva o, per l’appunto, preventiva.
Insufficienza venosa cronica: cause e sintomi
Come nella stragrande maggioranza dei casi, soprattutto in ambito medico-sanitario, anche per l’insufficienza venosa cronica non si andrà a parlare di un singolo fattore scatenante, ma le cause e di conseguenza i sintomi sono molteplici. Prima di procedere però nell’analisi di tali cause è bene sottolineare una differenza fondamentale tra due tipologie di insufficienza cronica: quella organica e quella funzionale.
Provando a concentrarci sul primo caso, possiamo sicuramente identificare nella formazione di varici una prima causa. Con questo termine indichiamo una dilatazione delle pareti dei vasi, un problema che a sua volta trova la propria origine nella gravidanza, sovrappeso ed altre problematiche simili.
Nel secondo caso invece, a scatenare l’insufficienza venosa funzionale sarà un sovraccarico di lavoro delle vene, dovuto nella maggior parte dei casi a delle posture scorrette o magari a scarso movimento degli arti.
Entrambe le tipologie ci fanno capire che questa patologia trova in determinati fattori di rischio il proprio comun denominatore. Non a caso, a prescindere che si parli di insufficienza venosa cronica di tipo organico o funzionale sicuramente fattori come obesità, gravidanza, fumo, ipertensione, ortostatismo (posizione in piedi e fermi per lungo tempo) rientrano tra le cause scatenanti.
A prescindere dalle motivazioni legate all’insorgenza di tale patologia, è bene provare a capire anche come identificarla andandone ad individuare i sintomi. Premesso che sarà sempre compito del medico di base o di uno specialista andare a diagnosticare in maniera definitiva la ragione del nostro problema non c’è dubbio che gonfiore, macchie scure sulla pelle, crampi ai polpacci, dolore in prossimità delle vene o edema sull’arto interessato sono tra i sintomi più comuni di insufficienza venosa cronica.
Insufficienza venosa cronica: rimedi
Le misure volte ad evitare l’insufficienza venosa cronica seguono in maniera fedele le tante attività di prevenzione di cui più volte abbiamo parlato anche in diversi articoli precedenti. Ci riferiamo, come primo rimedio, sicuramente all’attività fisica o ad un esercizio fisico in generale abbastanza regolare. In questo caso, tuttavia, è bene preoccuparsi di non andare ad eseguire quel lavoro fisico che possa compromettere o esasperare la salute dei nostri arti inferiori, soprattutto se ci consideriamo soggetti deboli o predisposti a tale patologia. Via libera, dunque, a nuoto e camminate a ritmo basso anziché jogging intenso o sport similari.
Occhio poi al peso, uno dei fattori determinanti in quasi tutte le patologie di carattere motorio; una corretta alimentazione unitamente all’esercizio fisico contribuiranno al benessere completo del nostro corpo.
Ci sono poi alcune misure “extra” cui affidarsi per completare la nostra routine di prevenzione all’insufficienza venosa cronica: indossare calze e bende a compressione graduata, soprattutto nelle donne che come abbiamo visto sono il target principale di tale patologia, così come predisporre un rialzo nel letto per tenere le gambe leggermente sollevate durante il sonno potrebbero rivelarsi scelte astute e azzeccate.
Insomma, l’insufficienza venosa è sicuramente una patologia da temere col passare degli anni ma come abbiamo visto sono molte e diverse le attività che si possono mettere in pratica affinché tale problema non intacchi la nostra salute.
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