Non di recente abbiamo sollevato uno dei temi più sensibili in ambito salutare, andando a sottolineare le attenzioni preventive da tenere d’occhio per evitare di incappare in qualche spiacevole episodio. Ci riferiamo agli incidenti domestici più comuni, vale a dire tutti quegli avvenimenti che possono comportare infortuni di più o meno grave entità, a seconda di determinati fattori e circostanze.
Oggi tuttavia parliamo di una delle possibili conseguenze di tali episodi, ossia la frattura del femore negli anziani, i quali sono senza subbio la categoria più a rischio in questi casi. Sottolineeremo i sintomi per riconoscere la frattura, le cause ed infine i rimedi da applicare, come ad esempio un montascale per anziani. Prima però, occorre un piccolo ripasso su questa particolare frattura che interessa il femore, per comprenderla a pieno.
Frattura femore negli anziani: le cause
In apertura di questo articolo vi abbiamo dato un piccolo anticipo di quella che necessariamente va tenuta in considerazione all’interno delle cause della frattura del femore. Tra gli incidenti domestici rientra infatti sicuramente la caduta, che rappresenta una delle principali cause senza ombra di dubbio.
Ricordiamo anzitutto che il femore è l’osso più lungo del corpo umano, oltre ad esserne anche il più resistente. Il suo ruolo principale è quello di sostenere tutto il nostro peso, legando l’anca al ginocchio. Occorre quindi che quest’osso sia ben saldo e forte; va da sé allora che la seconda possibile causa di un femore rotto, specie negli anziani, sia l’età.
La domanda tuttavia rimane sempre la stessa: perché si rompe il femore? Sappiate che col passare degli anni la densità delle proprie ossa tende a diminuire sensibilmente. In linea di massima, a soffrirne sono le persone della terza età o comunque quelle intorno ai 70 anni. Meno densità significa maggior esposizione all’osteoporosi e, di conseguenza, maggior rischio per gli anziani di fratture al femore.
Quest’ultima può poi verificarsi in due modalità: composta o scomposta. A seconda che il femore rotto abbia le propria ossa allineate oppure no, definiremo la frattura rispettivamente composta e scomposta.
Viste le prime due cause che a loro volta racchiudono un sottoinsieme di altri fattori come la mancanza di allenamento, esercizio fisico, obesità o banalmente un semplice inciampo, è ora di concentrarci su come riconoscere questo spiacevole infortunio.
sintomi femore rotto negli anziani: come riconoscerlo?
Partiamo dal sintomo più comune e riconoscibile, nonostante sia quello meno indicativo della frattura al femore: il dolore. È naturale pensare che nel momento in cui gli anziani, ma non solo, vedano il proprio femore rotto sia proprio il dolore ad irradiarsi in tante zone del corpo. Già a questo proposito possiamo però identificare un fattore d’analisi ulteriore, ossia la localizzazione di tale sensazione dolorosa. In caso di fratture del femore solitamente è possibile percepire il dolore all’altezza dell’inguine e del ginocchio.
Inoltre, sarà subito evidente un’incapacità a camminare, reggersi in piedi o muoversi in generale. Non è da escludere poi che si manifestino lividi ed ematomi in tutta l’area interessata, così come i gonfiori.
A questo punto allora è il momento di agire; verrebbe da chiedersi come si cura la frattura al femore e la risposta, piaccia o non piaccia, rimane quasi esclusivamente una: l’intervento chirurgico. Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Come si cura la frattura al femore
Come anticipato, nel 90% dei casi l’intervento chirurgico rappresenta l’unica soluzione ad un femore rotto, soprattutto negli anziani. Salvo rare malattie che ne impossibiliteranno l’intervento, la chirurgia mirerà ad installare e fissare un chiodo o una placca che possa unire nuovamente le ossa rotte. Non c’è alternativa difatti per questo motivo più che domandarsi cosa succede se non si opera un femore rotto, è bene concentrarsi sul fatto che la medicina ha sempre meno casi in cui non è possibile eseguire l’intervento che, senza ombra di dubbio, rappresenta l’unica possibilità di recupero della propria mobilità e autonomia motoria.
Proprio a tal proposito, un supporto meccanico come può essere il montascale per anziani è sicuramente uno degli elementi a cui pensare in anticipo, per agevolare e garantire la corretta riabilitazione dopo la frattura di un femore.
Fisioterapia e tanta cura e attenzione dei propri cari saranno necessarie ai fini dei tempi di guarigione. Quest’ultimi meritano un piccolo approfondimento a parte, ecco allora tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Frattura femore negli anziani: tempi di recupero
Uno dei punti da sottolineare dell’intervento chirurgico è sicuramente l’intento di scienziati e tecnologia di ridurre i tempi di recupero e di guarigione dopo aver sistemato la frattura del femore. Non si può tuttavia parlare di intervento senza necessariamente collegarlo a fisioterapia e terapia in generale.
Il percorso di riabilitazione seguirà infatti un piccolo ciclo di almeno 3 settimane che si protrarrà nei mesi successivi. In definitiva, possiamo affermare che i tempi di guarigione dal femore rotto vanno stimati intorno ai 3-4 mesi. Ecco poi il percorso più comune che si seguirà in fase di recupero:
- Nella prima settimana ci si concentrerà su respirazione e postura
- Nella seconda settimana è consigliabile seguire delle terapie in acqua
- Con la terza settimana si inizierà a rafforzare tutto l’apparato con tapis roulant e cyclette
A questo punto si continuerà lungo la strada della fisioterapia che come detto dopo almeno 3 mesi inizierà a dare nuova stabilità e sicurezza al paziente.
In conclusione, parlando di anziani è ovviamente necessario ricordare che a seconda dell’età e del proprio stato fisico sarà più o meno possibile recuperare al 100%. Anche in questi casi vi abbiamo già ricordato che esistono mezzi di assistenza motoria molto validi da tenere in considerazione come i montascale per anziani.
Frattura del femore negli anziani: l’importanza della prevenzione
Il montascale per anziani, come accennato, ricopre un ruolo chiave nella prevenzione di questo genere di incidenti. Le lesioni conseguenti alla frattura del femore negli anziani, infatti, possono avere delle conseguenze molto gravi per la qualità della loro vita. Questo tipo di strumento riduce significativamente il rischio di infortuni durante gli spostamenti tra i vari piani di un’abitazione, senz’altro uno dei momenti più pericolosi per chi deve fare i conti con una ridotta mobilità.
Oltre al montascale, però, ci sono altre strategie per anticipare il problema. Tra le principali soluzioni preventive c’è la pratica moderata ma costante di attività fisica. Rafforzare i muscoli attraverso esercizi mirati, come yoga o pilates per la terza età, permette di migliorare l’equilibrio e, di conseguenza, ridurre i rischi. Andare a camminare regolarmente è uno degli sport più semplici e accessibili per gli anziani: i benefici per la salute sono numerosi, in particolare nel mantenimento della forza muscolare e della salute delle ossa e del cuore. A proposito di salute ossea, una dieta ricca di calcio e vitamina D è essenziale per la densità scheletrica: via libera, dunque, ad alimenti come latticini magri, pesce e verdure a foglia verde.
Tra le cause delle cadute e degli infortuni domestici troviamo poi i problemi alla vista. Effettuare controlli regolari dall’oculista, dunque, è una scelta saggia per assicurarsi le opportune correzioni. In generale, l’ambiente va sempre mantenuto all’insegna della sicurezza: piccole ma necessarie modifiche ambientali possono salvare la vita. Bisogna dunque eliminare ostacoli inutili e fuori luogo, come i tappeti scivolosi, e aggiungere maniglie di supporto nei bagni e corridoi. Anche migliorare l’illuminazione può ridurre la percentuale di disastri.
Alcuni farmaci, infine, possono influenzare l’equilibrio causando le vertigini. A volte è possibile ridurre le dosi, o sostituire un farmaco con uno che abbia meno effetti collaterali, o ancora regolare la somministrazione delle medicine. Ad esempio, i farmaci si potrebbero assumere prima di coricarsi o in momenti più sicuri. Prima di agire di testa propria, però, è sempre fondamentale ricevere il via libera dal medico curante.
Me sono foto il femore il collo e composta non è stato operato solo reposo permanente por 30 giorni questo sarà sufficiente, quando dovrò iniziare fisioterapia.
Salve mia madre ha 75 anni è se frattura il femore il gg di Natale..le stato messo il chiodo tra il ginocchio ed il femore e dopo un mese dalla caduta e 9 sedute di fisioterapia ha un forte dolore da non riuscire a muoversi..è normale tutto ciò?
Mia madre si è rotta il femore sinistro, ha 92 anni e per motivi d’età e di patologie gravi non è potuta essere operata. Quindi è in casa di riposo con un tutore all’anca per tener ferma il più possibile la gamba. Dolora molto ma è tenuto sotto controllo con dosi bassissime di morfina. Quanto tempo ci vorrà perché le ossa possano riattaccarsi in maniera naturale? Grazie