Saper cogliere gli aspetti più problematici legati alla disabilità è il primo passo per una società che vuole fare dell’inclusione uno dei suoi punti cardine all’insegna di un approccio moderno e solidale. Negli anni, sono stati diversi gli strumenti politici e tecnologici che hanno aiutato sensibilmente questo processo: esempi particolari sono il Disability Pride, evento che invita a sensibilizzare tutti sul tema della disabilità, e il montascale per disabili che invece rappresenta il mezzo di assistenza motoria più efficace e diffuso al giorno d’oggi.
Tuttavia, va detto che il percorso di sensibilizzazione passa anche attraverso l’arte, a prescindere dalla forma, e nel campo della disabilità sicuramente la cinematografia ha ricoperto un ruolo importante. Sono tantissimi, difatti, i film sulla disabilità diventati famosi nel tempo e molti di questi sono veri e propri capolavori.
Partendo dai più famosi, in questo articolo parleremo proprio dei film sulla disabilità che consigliamo assolutamente, guardando alla trama ed ai valori trasmessi da ogni pellicola.
Forrest Gump
Non poteva che essere Forrest Gump il film più famoso in assoluto sul tema della disabilità. Un successo cinematografico che ha Tom Hanks il protagonista della storia nel ruolo di Forrest Gump, un uomo che soffre di un ritardo cognitivo e di una malformazione alle gambe. Il film è ambientato nell’America degli anni ’40 e Gump sarà testimone di vari eventi fondamentali per la storia americana e degli Stati Uniti.
Il protagonista racconterà propri gli incontri che gli hanno segnato la vita, sottolineando il suo desiderio di libertà e la voglia di non mollare mai: spinto da quest’irrefrenabile impulso vitale, Forrest Gump inizierà a correre liberandosi da ogni pregiudizio e superando la propria disabilità.
Un film diretto magistralmente da Robert Zemeckis che racchiude tante emozioni e sentimenti, tra commozione ed ironia.
Quasi Amici - Intouchables
Quasi Amici è il titolo di un film francese del 2011 diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano. La pellicola è ambientata a Parigi e ripercorre la storia vera di Philippe Pozzo di Borgo e Bakari “Driss” Bassari, interpretati da Francois Cluzet e Omar Sy.
Philippe è un uomo molto ricco e di cultura che ha subito un grave incidente che l’ha reso tetraplegico, costringendolo dunque alla sedie a rotelle oltre che a dover chiedere cure costanti 24 ore su 24. Driss è invece un ragazzo di colore particolarmente rozzo e trasandato che vive di benefici assistenziali per sé e la sua famiglia. Le loro strade si incrociano quando Driss decide di presentarsi ad un colloquio come badante di Philippe, un tentativo che il ragazzo fa solamente per assicurarsi che non gli vengano tolti i propri benefici.
L’uomo, tuttavia, decide di dargli un’occasione perché per la prima volta in vita sua non si sente giudicato, a causa dell’ironia di Driss che non mostra particolare compassione per Philippe. Dopo i primi giorni di totale incomprensione, tra i due nasce un legame intenso che regala una storia strappalacrime e tutta da vedere.
La teoria del tutto
La teoria del tutto è il film dedicato al più grande genio della fisica dei nostri tempi, ossia Stephen Hawking. La pellicola ripercorre il momento in cui Hawking all’età di 21 anni scopre di avere una malattia terminale per cui gli vengono garantiti soli due anni di vita. L’amore per la sua cosmologia e per la sua compagna di studi Jane Wilde lo spinge a continuare i propri studi: man mano che la carriera universitaria di Hawking cresce al punto da esser paragonato ad Einstein, aumenta anche il legame con Jane. I due decidono così di sposarsi e dal loro matrimonio nasceranno tre figli.
Una storia romantica ed emozionante che ricorda nel migliore dei modi uno dei geni assoluti del mondo contemporaneo.
Il mio piede sinistro
Questo film è ambientato in una Dublino degli anni ’30 e narra la storia di Christy Brown, un bambino cerebroleso. Suo padre è il classico frequentatore assiduo da bar, molto irascibile e collerico, mentre sua mamma ha vissuto quasi tutta la sua vita incinta.
La storia cambia completamente quando Christy, che tutti ritenevano spacciato, riesce a scrivere col piede sinistro la parola “mamma”. Da quel momento, il bambino cresce sotto tutti gli aspetti arrivando a diventare un pittore ed uno scrittore affermato.
Mi chiamo Sam
Chiude la classifica dei cinque film più famosi “Mi chiamo Sam” di Jessie Nelson del 2001, con Sean Penn e Michelle Pfeiffer. Sam Dawson è un uomo sulla quarantina che soffre di disabilità mentale e le sue abilità cerebrali sono paragonate a quelle di un bambino di sette anni. Nonostante la disabilità, Sam deve badare a sua figlia Lucy Diamond perché la madre ha abbandonato entrambi; la piccola instaura con suo padre un rapporto che va oltre i limiti del suo genitore ma un episodio equivoco fa sì che gli assistenti sociali separino i due.
Da quel momento il padre farà di tutto per dimostrare alla corte di essere in grado di accudire la piccola che dal canto suo proverà in tutti i modi a ritornare da Sam.