Dermatite atopica negli anziani: cause e rimedi

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La dermatite atopica è una malattia dermatologica caratteristica di neonati e bambini, ma che può comparire in qualsiasi momento della vita, diventando particolarmente attiva e grave negli anziani. Il fattore dell’età, infatti, costituisce un rischio per lo sviluppo della dermatite atopica e per un suo eventuale peggioramento. Questo soprattutto perché la pelle dell’anziano tende a diventare più sottile e fragile con il passare degli anni, a perdere di elasticità e a peggiorare nel proprio ruolo di barriera verso i patogeni.

Lo stesso discorso vale per il sistema immunitario, che riduce di gran lunga la propria attività nella terza età, aprendo a possibili infezioni croniche. Tra i sintomi caratteristici di questa malattia troviamo il prurito e l’arrossamento cutaneo: la pelle si ricopre di chiazze rosse e pruriginose, che causano parecchio fastidio. Le sedi variano a seconda dell’età del paziente. Grattandosi, quest’ultimo può vedere formarsi sulla propria pelle delle croste che possono andare incontro a infezioni. Ad influenzare la dermatite atopica possono subentrare dei fattori psichici, come stress ed emozioni, e alcuni fattori ambientali, quali sostanze allergeniche o irritanti. È per questo motivo che durante la primavera e l’inverno non è raro assistere ad un peggioramento della malattia.

Dermatite atopica negli anziani: come si manifesta

In terza età, la dermatite atopica può presentarsi all’improvviso, senza una storia di malattia precedente, ma anche come continuazione, o ricaduta, di una condizione già presente nel corso della vita, in età adulta o nell’infanzia. Rispetto alle tipicità cliniche che si manifestano nell’adulto, la dermatite atopica nell’anziano interessa in misura minore il viso, il cuoio capelluto o le pieghe interne di gomito e ginocchia. Sono maggiormente coinvolte, invece, le zone di glutei e genitali, quella del sopracciglio e quella del collo.

Quest’ultima, in particolare, si manifesta con lesioni di tipo eczematoso che danno l’impressione del cosiddetto “collo sporco”. Oltre al fastidioso pizzicore consecutivo alla dermatite atopica, il reale inconveniente dell’insorgenza di questa malattia negli anziani sta nel fatto che questa fetta di popolazione può presentare altre malattie concomitanti, come osteoporosi, problemi cardiovascolari e ipertensione, che possono costituire un fattore limitante nelle terapie. Senza contare che i pazienti ultrasessantacinquenni possono presentare delle difficoltà a riposare bene per via del prurito.

In generale, una corretta gestione quotidiana della dermatite atopica non può prescindere da una ricostituzione della barriera cutanea alterata, in modo da aumentare la capacità difensiva della pelle. Per questo è indispensabile applicare quotidianamente creme emollienti, da associare ad una terapia farmacologica, che non potrà fare a meno di antistaminici e antiallergici. Nei casi più gravi, o nell’eventualità in cui non si riesca ad applicare i trattamenti topici, possono essere necessari gli antinfiammatori sistemici. Oltre a questo, occorre sempre evitare i fattori che possono scatenare una ricaduta.

Dermatite atopica: rimedi

Come già accennato, una specifica crema corpo per la dermatite atomica può essere efficace per ridurre le cause che scatenano il prurito e portano il paziente a grattarsi. In generale i rimedi per la dermatite atopica sono numerosi, da adottare a seconda della gravità della malattia. In mancanza di controindicazioni si può anche applicare una crema al cortisone.

È essenziale l’idratazione della pelle, mentre possono rivelarsi utili anche le lampade a raggi UV a banda stretta, da adoperare solo dietro suggerimento del dermatologo: l’effetto antibatterico dei raggi riduce l’infiammazione e migliora l’equilibrio cutaneo. Sono consigliati anche gli integratori a base di amminoacidi, in grado di rinforzare lo stato di salute della pelle. Per quanto riguarda i rimedi preventivi, ci sono delle buone abitudini che possono aiutare nella cura e soprattutto nella prevenzione di questa malattia. Su tutte l’alimentazione: a tavola non devono mai mancare alimenti ricchi di amminoacidi, antiossidanti e vitamine. Come accennato a proposito dei raggi UV anche l’esposizione al sole aiuta senz’altro a mantenere sano e integro l’epitelio: prima di tutto, però, è indispensabile applicare precauzionalmente una crema protettiva scelta ad hoc in base al fototipo della propria pelle.

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