Depressione dopo i 70 anni: sintomi e come sconfiggerla

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Riduzione dell’autonomia, malattie croniche, lutti o eventi di perdita, isolamento sociale: le cause della depressione tra gli anziani, soprattutto dopo i 70 anni di età, possono essere molteplici. È piuttosto frequente che l’invecchiamento porti alcuni individui a sviluppare i sintomi di questa patologia psichiatrica. Purtroppo, la depressione in terza età viene spesso sottovalutata o confusa con un “normale” declino emotivo legato all’invecchiamento.

Ma non si tratta soltanto del corpo che cambia o dei capelli che ingrigiscono sempre più: è l’umore a incupirsi, i pensieri ad intristirsi, la voglia di fare ad indebolirsi. Essere continuamente demoralizzati solo perché si invecchia non è da considerarsi la norma: per questo motivo riconoscere la depressione diventa fondamentale per gli anziani, chiamati a superare le difficoltà e a riprendere in mano la propria vita.

Depressione dopo i 70 anni: i segnali da non ignorare

La depressione negli anziani è una condizione reale, profonda e spesso silenziosa, che merita attenzione e comprensione. Le cause, come accennato, possono essere diverse: la perdita del partner o di amici cari, il progressivo indebolimento dei legami sociali, la difficoltà nell’accettare il pensionamento o il fatto di non sentirsi più utili come prima. E poi le malattie croniche, gli acciacchi, la riduzione dell’autonomia: tutti elementi che possono gravare notevolmente sullo stato d’animo individuale.

A volte il cambiamento risulta sottile, quasi impercettibile: anche i più attivi e partecipi iniziano a ritirarsi, perdendo interesse verso ogni cosa. Altri sintomi possono essere irritabilità, difficoltà nel dormire, perdita dell’appetito, disturbi fisici senza cause apparenti. Ma a fare più rumore sono i silenzi, oppure le frasi che parlano di inutilità, di stanchezza di vivere. Sentenze pronunciate a mezza voce, quasi buttate lì. Davanti a simili avvisaglie non si può restare indifferenti: con il giusto supporto medico, psicologico e familiare è possibile ritrovare serenità e recuperare le energie. Ad ogni età, anche dopo i 70, c’è sempre spazio per il benessere.

Sconfiggere la depressione dopo i 70 anni: consigli utili

Affrontare la depressione non è mai semplice, soprattutto dopo i 70 anni. È importante, però, chiarire che questa patologia non è una condanna: anche in età avanzata si può tornare a sorridere e a godersi la vita. Il primo passo, spesso il più difficile, è quello di riconoscere di avere un problema: nasconderlo o minimizzare non porta a nulla. Rompere questo “muro di silenzio” è essenziale. Una volta riconosciuto il malessere, bisogna imparare a chiedere aiuto allontanando timori o vergogna. Parlare con il proprio medico di base è già un primo passo: in determinati casi è utile una terapia farmacologica dosata con attenzione, in altri può bastare un sostegno psicologico che aiuti a rimettere ordine nei propri pensieri. E poi c’è il ruolo della famiglia e degli amici: a volte per dare sollievo basta esserci, far sentire la propria presenza, facendo in modo che chi soffre di depressione possa sentirsi ancora parte del mondo.

La quotidianità gioca un ruolo chiave: tornare a fare passeggiate, praticare attività fisica ad intensità moderata, incontrare altre persone, recuperare i propri ritmi giornalieri. Piccoli gesti che, messi insieme, possono fare la differenza: ritrovare l’autonomia nella routine quotidiana può davvero segnare una svolta. Per molte persone, ad esempio, l’impossibilità di salire e scendere le scale diventa un ostacolo non solo fisico ma anche emotivo. Il montascale per anziani, in tal senso, rappresenta molto più di un ausilio tecnico: è uno strumento che restituisce indipendenza, dignità e la possibilità di sentirsi ancora parte attiva della propria casa. Del resto, eliminare le barriere architettoniche tra le mura domestiche significa anche abbattere quelle interiori, restituendo sicurezza e motivazione: muoversi liberamente è il primo passo per tornare a sentirsi vivi, utili, presenti.

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