Sul nostro blog trattiamo in maniera approfondita tutte le tematiche che riguardano le condizioni di salute degli anziani in Italia e non solo. A riguardo di tale tema, sottolineano spesso l’importanza di strumenti di assistenza alla mobilità come il montascale per anziani; in generale è importante essere a conoscenza del target verso cui ci riferiamo per comprendere al meglio le dimensioni dell’argomento.
In quest’articolo abbiamo dunque ripreso uno studio recente che ha rielaborato i dati ISTAT sull’invecchiamento della popolazione italiana. A tal proposito, è giusto partire con una puntualizzazione riguardo agli aspetti tenuti in considerazione nelle rilevazioni di dati. Rientrano tra le categorie poste in analisi dall’ISTAT tutti gli elementi demografici, sociali e sanitari intendendo dunque la presenza di patologie, la situazione familiare, l’aspetto economico ma anche l’integrazione con la società e gli stili di vita fino al benessere mentale.
Inoltre, un ulteriore fattore decisivo è quello temporale che nel nostro caso specifico farà riferimento alle variazioni statistiche dell’ultimo decennio. Andiamo dunque a vedere cosa dicono i numeri sulle condizioni di salute degli anziani in Italia dal punto di vista della speranza di vita e della buona salute.
Condizioni Salute Anziani in Italia: la speranza di vita
Il primo dato rilevato sulle condizioni degli anziani è indice di un aspetto molto positivo che da sempre contraddistingue la popolazione italiana. L’Italia rientra infatti tra i Paesi più longevi al mondo e questo elemento ha subito ulteriori conferme negli ultimi dieci anni. In particolare, le donne di 80 anni oggi possono sperare di vivere almeno altri 10 anni, mentre gli uomini circa 9.
Più in generale invece i dati ISTAT rivelano che gli over 65 hanno guadagnato oltre un anno di speranza di vita dal 2010 ad oggi, intendendo anni vissuti in buona salute. Proprio su quest’ultimo spunto bisogna soffermarsi cercando supporto nella definizione dell’OMS riguardo al concetto di buona salute. È difficile infatti definire con certezza il significato di questo termine, spesso condizionato dal punto di vista di ciascun individuo; l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce perciò la buona salute come una condizione di benessere totale che comprende sia il fisico che la psiche delle persone.
A supporto di questa condizione è stato poi certificato che l’istruzione e lo studio abbiano un beneficio notevole sulla salute dei nostri cari: più del 52% degli anziani laureati gode di uno stato di forma ottimale rispetto al 39% delle persone in età avanzata con diploma di scuola media o inferiore. Detto di questo quadro positivo, andiamo a scoprire le principali avversità dell’invecchiamento.
Condizioni Salute Anziani in Italia: gli aspetti negativi
Senza dubbio uno dei nemici peggiori per la salute degli anziani è la comorbilità, vale a dire la presenza contemporanea di più patologie. Quasi la metà degli 80enni presenta diverse malattie con una differenza sottile tra uomini e donne: i primi hanno visto comunque migliorare la loro condizione negli ultimi 10 anni, le seconde invece son passate dal 50% al 52%; precisiamo che il dato fa riferimento a persone con almeno tre patologie croniche.
Un’altra differenza numerica tra i due sessi è quella sulle relazioni sociali che in entrambi i casi è diminuita drasticamente ma molto più sensibilmente nel genere femminile. In media si registra comunque un aumento dei casi di assenza di interazione sociale di circa cinque punti percentuali.
Infine, c’è un aspetto che accomuna tutti gli anziani vale a dire l’assunzione di farmaci: il 75.9% degli anziani in fascia d’età 65-74 anni e il 90.2% degli over 75 ha dichiarato di aver intrapreso un percorso farmacologico.
In conclusione, i dati ISTAT hanno voluto porre l’accento anche sugli anziani che si dichiarano soddisfatti della propria vita; in questo senso, il riferimento va sempre alla definizione di buona salute dell’OMS di cui abbiamo parlato in precedenza. Dati alla mano, invece, circa il 41% degli anziani tra i 65 ed i 74 anni si sono definiti sufficientemente soddisfatti mentre sempre un altro 41% è arrivato addirittura a parlare di estrema soddisfazione.