In molti articoli del nostro blog ci siamo concentrati sull’importanza dell’aspetto motorio e su quanto quest’ultimo condizioni in maniera significativa non solo la sfera fisica ma anche quella psicologica. Per questo motivo, consigliamo in maniera insistente l’adozione di strumenti o mezzi di sostegno alla disabilità come il montascale per anziani che ad oggi rappresenta una delle soluzioni e degli investimenti più lungimiranti nel campo assistenziale.
Ad ogni modo, esistono diverse patologie che prescindono dall’aspetto motorio ed invece hanno come deficit primario la sfera mentale; è il caso, ad esempio, della demenza senile che nel suo insieme di sintomi ed effetti provoca seri disturbi e problemi non solo all’anziano ma anche a tutto l’ambiente familiare.
In questo articolo ci concentreremo proprio su questo tema cercando di comprendere come calmare un malato di demenza senile.
Demenza senile: principali effetti e come calmarli
Partendo da un’introduzione più dettagliata della demenza senile, intendiamo subito chiarire che con questo termine si fa riferimento ad un insieme di malattie neurodegenerativa che riguardano l’encefalo; l’attributo senile sottolinea invece quanto nel corso dell’invecchiamento simili manifestazioni patologiche siano frequenti.
Dunque, esistono vari tipi di demenza anche se il più diffuso e per questo conosciuto ampiamente è il morbo di Alzheimer, mentre meno diffusi sono la demenza vascolare e la demenza a corpi di Lewy. In questo articolo, tuttavia, daremo maggiore attenzione ai disturbi generali legati alla demenza senile e che necessitano particolari istruzioni su come calmarli.
Uno dei principali effetti riguarda l’aggressività dell’anziano, intesa come una serie di atteggiamenti verbali e fisici altamente scontrosi fino a diventare talvolta realmente violenti. Un altro fattore spesso presente tra gli anziani che soffrono di demenza senile è il senso di agitazione e irrequietezza che li pervade; in questi casi l’anziano si dimostra insofferente emanando un senso di ansia e stress in tutto l’ambiente di casa.
Infine, le sensazioni di smarrimento e confusione completano il quadro degli effetti della demenza senile da calmare per poter ripristinare un contesto sano ed equilibrato. In questo senso, possiamo stilare un piccolo elenco di elementi da valutare in maniera seria e su cui lavorare per infondere calma nel proprio “paziente”:
- Organizzazione ed ordine
- Comfort zone
- Attività fisica
- Comunicazione
A prima vista questi soli quattro concetti potrebbero rivelare poco, eppure sono proprio questi gli interventi cui dedicarsi per poter vedere i primi benefici contro la demenza senile che, va specificato, resta comunque un processo irreversibile e dunque solamente attenuato.
In particolare, ripristinare l’organizzazione degli spazi di casa il senso dell’ordine è uno degli espedienti più efficaci per calmare un malato di demenza senile: ricordiamo che gli anziani tendono ad essere impacciati ed insicuri anche fisicamente col tempo e per questo motivo è nostro dovere conferirgli la maggior autonomia di movimento possibile. Rimuovere ostacoli o elementi d’arredo spigolosi ed ingombranti rappresentano un’ulteriore assistenza indiretta che aiuta il paziente a sentirsi più libero di agire.
A questo tema, si collega il concetto di comfort zone che riguarda non solo l’ambiente fisico di cui abbiamo parlato poc’anzi, ma si riferisce a tutte le abitudini quotidiane in cui l’anziano trova fiducia e sollievo; evitare quindi di proporre attività alternative o cambiamenti drastici come potrebbe essere un trasferimento.
Diverso è invece il voler coinvolgere o esortare l’anziano nel praticare una leggera attività fisica, naturalmente nei casi in cui ciò è consentito dallo stato di avanzamento della demenza senile. Facciamo comunque riferimento a movimento di entità davvero accessibili a tutti, come una passeggiata all’aria aperta magari ripetuta un paio di volte durante l’arco della giornata. Questa pratica darà molteplici benefici all’anziano, dallo scarico emotivo dello stress fino alla stimolazione dell’appetito ed in generale un miglioramento sull’umore in senso largo.
A prescindere dalle pratiche in cui si verrà coinvolti, per calmare un malato di demenza senile sarà fondamentale stabilire una comunicazione efficace ed in sintonia con il proprio assistito. Sapersi rivolgere con toni dolci, accondiscendenti ma ugualmente convincenti è spesso la chiave giusta per arginare gli effetti della patologia e, soprattutto, aiuta anche il caregiver a vivere meglio il rapporto con l’anziano. Ricordiamo che la comunicazione abbraccia tante sottocategorie, in cui rientra anche la gestualità che in questo caso non deve mai essere interpretabile come minacciosa, indifferente o insofferente.
Insomma, il ventaglio di possibilità di intervento per attenuare i sintomi della demenza senile sono tante, ovviamente per ciascun caso bisognerà valutare la scelta migliore per il benessere di tutto il gruppo familiare; ciononostante di certo i consigli riportati in questo articolo rappresenteranno una freccia in più nel proprio arco di cure assistenziali.