La cura e l’assistenza per i nostri cari più anziani passa attraverso una serie di possibilità e strade, tutte ugualmente percorribili. Naturalmente, ciascuna di queste avrà i suoi pro e i suoi contro anche perché ciascun individuo richiederà un supporto specifico a seconda del proprio stato di infermità o della propria condizione di disabilità.
Fatta questa premessa possiamo senza dubbio conservarci un posto a parte per i montascale per anziani che rappresentano una sorta di speciale eccezione alla regola, dal momento in cui non avranno alcun punto a sfavore in ottica di assistenza alla mobilità; al massimo l’unico impegno cui sarete chiamati è quello riguardante la scelta del montascale giusto, tra comfort, tecnologie e accessori di sicurezza.
In questo articolo, tuttavia, non vogliamo parlare di dispositivi ma di persone: per questo motivo ci concentreremo sulla figura del caregiver familiare, per capire chi è e quali tipi di supporto offre alle persone di età più avanzata.
Caregiver Familiare: chi è
Partendo da un’analisi etimologica, possiamo facilmente intuire che la parola caregiver sia un termine composto di origine inglese. Non a caso, il verbo “to give” significa dare o offrire, mentre la parola “care” indica attenzione e cura in senso più generico. Per questo motivo con il concetto di caregiver si intende definire qualsiasi figura che si preoccupa ed occupa di curare e assistere qualcun altro, nel nostro caso in particolare degli anziani. Il termine “familiare” che molto spesso si accompagna al caregiver è il risultato di una convenzione sociale, soprattutto in Italia, tale per cui la persona che assiste l’anziano diventa solitamente un membro della famiglia, più semplicemente un parente.
Quest’ultima non è solamente un’analisi statistica ma tocca temi di radice anche sociale e legale: il caregiver familiare non percepisce alcuno stipendio e dedica la sua cura agli anziani per vocazione oltre che affetto per il proprio caro. Ciononostante ci sono alcuni requisiti fondamentali per farsi riconoscere caregiver familiare a tutti gli effetti anche sotto un aspetto giuridico, con conseguenti agevolazioni, diritti e doveri del caso. Prima di concentrarci su questa parte vogliamo soffermarci maggiormente sulla figura specifica del caregiver per capire più nel dettaglio cosa fa e quali sono i suoi compiti.
Caregiver Familiare: cosa fa e quali sono i compiti
La figura di assistente familiare assume contorni anche un po’ più personali, a prescindere dai risvolti burocratici e dagli impegni cui è chiamato in caso di effettivo riconoscimento della sua figura da un punto di vista legale. Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, non percependo stipendio, il caregiver offrirà la cura al proprio caro solamente come forma di amore e di solidarietà per l’anziano. Ma di quali cure parliamo nello specifico? Quali sono i compiti del caregiver familiare?
Volendo riassumerne le principali mansioni possiamo sicuramente affermare che il caregiver familiare deve provvedere a:
- curare l’igiene quotidianamente
- cambiare il pannolone
- cucinare e dar da mangiare
- somministrare i farmaci
- organizzare e seguire gli appuntamenti medici
- gestire pratiche amministrative e burocratiche
Sono alcuni degli elementi cui dovrà badare il caregiver familiare, fermo restando che la supervisione dell’anziano dovrà essere praticamente garantita in ogni circostanza. Ovviamente potrà sempre far affidamento, nei casi che lo permetteranno, su dispositivi come il montascale per anziani che sarà un ausilio maggior e decisamente efficace nel supporto e la tutela del proprio caro. Già da questa piccola lista di compiti si può evincere quanto impegnativa a livello di tempo oltre che di energia sia l’assistenza familiare. È per questo motivo che esistono alcune agevolazioni per entrambe le figure interessate, posto che il caregiver rispetti determinati requisiti.
Caregiver Familiare: requisiti e agevolazioni
Affinché si possa esser riconosciuti a tutti gli effetti come caregiver familiare occorre rispettare una serie di parametri determinanti, uno dei quali è già stato ampiamente accennato precedentemente. La prima condizione per il riconoscimento del proprio ruolo come assistente familiare è proprio quella riguardante l’aspetto economico. La persona che si prenderà cura dell’anziano non dovrà percepire stipendio alcuno e soprattutto non potrà essere più di una. Difatti, solamente un membro all’interno della propria famiglia potrà esser nominato caregiver ai sensi di legge e più nello specifico dovrà essere l’assistito a sceglierlo.
L’ultima condizione necessaria per il riconoscimento di ruolo di caregiver riguarda sempre l’assistito che dovrà certificare una disabilità o un handicap grave. Al verificarsi di queste condizioni ambo le parti si vedranno riconosciuti i rispettivi ruoli con conseguenti agevolazioni.
Nello specifico, il caregiver potrà:
- ottenere permessi speciali lavorativi
- accedere ai bonus caregiver specifici, laddove presenti
- ottenere detrazioni fiscali per assistenza (in caso di reddito inferiore a 2840,51 all’anno)
Dal canto suo l’assistito si vedrà riconosciuti:
- Invalidità ed handicap (legge 104)
- Indennità di accompagnamento (leggermente superiore ai 500€)
- Iva al 4% (per l’acquisto di mezzi come il montascale per anziani e simili)
- Pannoloni gratis (previa compilazione dei moduli dedicati)
- Detrazioni fiscali su spese e dispositivi medici
- Servizio di assistenza domiciliare
Come noterete alcuni elementi chiave come il montascale per anziani prescindono dalla tipologia di assistenza che verrà dedicata al paziente. Ciononostante, la sua importanza viaggia parallelamente a quella del caregiver; l’assistenza ai propri cari va supportata in ogni sua forma a prescindere dalle modalità, purché si riveli efficace.