Autonomia e anziani: 3 over 60 su 10 hanno problemi di fragilità

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In Italia, tre over 60 su dieci presentano una fragilità o una disabilità, mentre quasi uno su quattro convive con problemi sensoriali permanenti legati a vista, udito o masticazione. È quanto emerge dai dati della sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità, relativi al biennio 2023/2024. Si tratta di un sistema di monitoraggio nazionale, promosso dal Ministero della Salute e coordinato dall’ISS, che raccoglie dati sulla popolazione con più di 64 anni.

La disabilità, intesa come perdita di autonomia, interessa il 14% degli over 65: l’incidenza cresce significativamente dopo gli 85 anni, arrivando a colpire il 42% degli anziani in questa fascia. I numeri, insomma, parlano chiaro: al di là della questione demografica, l’invecchiamento della popolazione italiana crea implicazioni concrete in termini di salute e qualità della vita. Per far fronte a fragilità, disabilità e problemi sensoriali tipici degli ultrasessantenni, un impegno crescente in assistenza, cura e adattamento degli spazi vitali diventa sempre più imprescindibile.

Fragilità e disabilità degli anziani in Italia: la situazione

Secondo le statistiche dell’ISS, le condizioni in esame colpiscono in percentuale le donne più che gli uomini (17% contro 10%). Discorso analogo vale per chi si colloca ad un livello inferiore sul piano socio-economico e culturale: tra chi ha difficoltà economiche importanti, infatti, la disabilità interessa il 31%, mentre fra chi ha una bassa istruzione riguarda il 26% della popolazione anziana in oggetto. L’assistenza necessaria è riconosciuta a quasi tutte le persone con disabilità (99%). Va detto però che a farsene carico sono soprattutto i familiari (95%), mentre il contributo dei servizi pubblici è marginale: solo il 12% riceve aiuto da operatori socio-sanitari a domicilio, il 2% da centri diurni o associazioni di volontariato. Circa un individuo su 4 con disabilità percepisce uno dei contributi economici previsti, come l’assegno di accompagnamento.

Ai numeri elencati finora si aggiunge un 16% di over 65 con una condizione di fragilità, una limitazione meno severa ma comunque significativa: anch’essa aumenta con l’età (fino al 31% fra gli ultra 85enni) ed è associata a svantaggi economici e culturali. Anche tra i fragili, il sostegno è garantito quasi sempre da reti familiari o conoscenti. Resta diffuso il problema sensoriale: il 9% degli anziani ha complicanze visive, il 13% uditive, l’11% difficoltà di masticazione. Il dramma è che questi inconvenienti non sono risolvibili con occhiali, apparecchi acustici, dentiere. E non solo: aumentano progressivamente con l’età, confermando un quadro di crescente bisogno di assistenza e supporto nella popolazione italiana.

Il montascale come supporto alla mobilità

Alla luce dei dati emersi dal rapporto, è evidente come fragilità e disabilità rappresentino una questione concreta e diffusa tra gli anziani nel nostro Paese. In un simile contesto, strumenti e ausili alla mobilità come il montascale per anziani o per disabili assumono un ruolo cruciale anche in termini di qualità della vita e di inclusione sociale. Soprattutto nelle abitazioni multipiano e nei condomini sprovvisti di ascensori, infatti, salire e scendere le scale può rappresentare una barriera insormontabile per chi ha perso, anche solo parzialmente, l’autonomia nei movimenti.

In situazioni come queste, il montascale non è un semplice accessorio ma una risorsa che alleggerisce anche il carico assistenziale di caregiver e familiari, permettendo all’anziano di mantenere un certo grado di indipendenza. Chi è alle prese con difficoltà motorie, ad esempio, tramite il dispositivo può tornare ad accedere ai vari piani della casa riducendo la necessità di venire sollevati o accompagnati fisicamente, con evidenti benefici sia per chi riceve assistenza sia per chi la fornisce. Insomma, in un’Italia che invecchia, autonomia e possibilità di partecipare alla vita sociale sono da considerarsi diritti essenziali: in tal senso, gli ausili alla mobilità rappresentano una risposta concreta e immediata a bisogni reali, per una società più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti.

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