Sul nostro blog parliamo spesso della connessione tra disabilità motoria e sfera mentale perché non è un mistero che i problemi fisico condizionino anche l’equilibrio psicologico di chi ne soffre. È questa la ragione per cui il montascale per disabili viene spesso citato come investimento più che efficace nel supporto al recupero dell’autonomia di movimento e non solo.
Proprio il concetto di recupero sarà il perno dell’articolo di oggi che si concentrerà sull’attività fisica per disabili e gli esercizi più utili in questo senso; è questo un aspetto spesso tenuto poco in considerazione ma che senza alcun dubbio rappresenta e comporta benefici insindacabili per una serie di fattori che tenteremo di spiegare nel dettaglio.
Esercizi di attività fisica per disabili: ecco i più utili
Prima di addentrarci nel profondo di questo tema, occorre puntualizzare alcuni dettagli che altro non rappresentano che puri consigli per una buona attività fisica per disabili. Innanzitutto, siccome non potremo tener conto del livello di disabilità di ciascun individuo, ci limiteremo a considerare i più utili in senso generale augurandoci naturalmente che possano combaciare con le necessità del lettore. In secondo luogo, il vero consiglio da tenere a mente è quello che invita ad allenarsi in presenza di un istruttore preparato e qualificato, soprattutto nel caso in cui si abbia intenzione di praticare un’attività fisica più intensa, a differenza di alcuni esercizi utili ma sicuramente più leggeri.
Altro suggerimento più che percorribile è quello di allenarsi in gruppo, in modo da lavorare positivamente anche sull’aspetto mentale che non va mai messo in secondo piano. Tornando sull’argomento centrale del nostro articolo, gli esercizi di attività fisica per disabili più utili sono quelli che mirano all’allungamento e al rafforzamento muscolare soprattutto di braccia e tronco.
Naturalmente, diretta conseguenza di una sana attività fisica garantirà benefici su larga scala, alcuni dei quali ormai abbiamo imparato a riconoscerli: controllo del peso, miglioramento della postura, circolazione del sangue più efficace, aumento delle endorfine sono solo alcuni dei vantaggi.
Volendoci invece concentrare sullo specifico degli esercizi più utili di seguito spiegheremo i principali.
1) Alzate frontali
Da posizione seduta, servendosi preferibilmente di pesi molto leggeri, alzare le braccia frontalmente sollevandole all’altezza delle spalle. Riscendere in simultanea accompagnando gli arti superiori lungo i fianchi del corpo, facendo attenzione a controllare il movimento. Quest’ultimo dettaglio è fondamentale ai fini del rafforzamento di braccia e spalle, al contrario nel caso in cui si faccia troppo affidamento alla gravità si rischierebbe di diminuire l’efficacia dell’esercizio. Ogni serie di alzate frontali può considerare 10 ripetizioni per ottenere buoni risultati.
2) Alzate laterali
In maniera quasi analoga all’esercizio precedente, anche con le alzate laterali bisognerà tener conto delle indicazioni suggerite in precedenza riguardo alla modalità di esecuzione. La differenza, che si può evincere anche dal titolo, è che le braccia andranno sollevate lateralmente, sempre soffermandosi all’altezza delle spalle. È consigliabile in questo caso poi piegare leggermente il gomito del braccio per non sovraccaricare eccessivamente la spalla che è la parte più interessata da questo tipo di esercizio.
3) Esercizio cardiovascolari
Per questo terzo esercizio avremo necessità di munirci di un bastone non più lungo di un metro o in generale abbastanza esteso da poter essere impugnato comodamente ai vertici con le nostre mani. A questo punto, in linea di massima, si andrà ad estendere le nostre braccia frontalmente e verso l’alto cercando di mantenere un’intensità di movimento abbastanza consistente andando di conseguenza a lavorare sull’aspetto cardiovascolare. In aggiunta si possono anche eseguire movimenti simili al remare in barca per intensificare ancor di più l’attività.
4) Esercizi di yoga
Lo yoga è una delle pratiche più diffuse in ambito motorio perché agisce simultaneamente su diversi aspetti del nostro corpo, non solo quelli fisici. Non a caso, a seconda delle diverse pratiche di yoga, si potranno ottenere benefici specifici sulla muscolatura, sulla respirazione e sull’equilibrio mentale. Sono cinque le tipologie di yoga utilizzare nell’ambito della disabilità e precisamente:
- Asana
- Pranayama
- Dhyana
- Yoga nidra
- Mantra
In particolare, l’Asana comprenderà una serie di posture fisiche che conferiscono equilibrio e flessibilità; la Pranayama si concentrerà sul respiro e la calma mentre la Dhyana agirà proprio sulla capacità di concentrarsi. Lo yoga nidra sarà interamente dedicato al rilassamento così come il Mantra che però farà affidamento a suoni particolari per calmare la mente.